Tutto quello che c’è da sapere sul Barbie Botox, il trattamento che usa la tossina botulinica per rendere il collo sottile e lungo, simile a quello della celebre bambola.
Il lungometraggio di Barbie ha spopolato quest’estate, ma evidentemente non è stato compreso il messaggio centrale, ovvero ritrovare la bellezza dentro di sé, perché non è importante come sembri ma come sei.
Ce lo dimostra il fatto che il Barbie botox è la procedura estetica del momento, con il termine coniato da un’influencer statunitense che ha raccontato la sua esperienza sui social network dopo essersi sottoposta ad un trattamento al collo.
L’intervento consiste nell’utilizzo della tossina botulinica, e abbiamo chiesto a Maurizio Benci, dermatologo e vice-presidente AITEB, Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino, in che cosa consiste esattamente.
Barbie Botox: come si svolge l’intervento
La tossina botulinica è la sostanza protagonista del Barbie Botox. «È una molecola che agisce rilassando i muscoli, bloccando l’azione di una sostanza chimica conosciuta con il nome di acetilcolina, responsabile della contrazione dei muscoli stessi», spiega Maurizio Benci.
«Quando si parla di Barbie Botox ci si riferisce a un protocollo già esistente, chiamato anche TrapTox, utilizzato per ridurre tensioni, spasmi, emicranie, asimmetrie delle spalle e dolori localizzati, niente di nuovo, dunque, se non il nome.
«Consiste in una serie di iniezioni di botulino nei muscoli trapezi, situati lungo il collo, la schiena e le spalle. Quando la sostanza viene iniettata nel muscolo, fa sì che l’apparato muscolare di questa zona si rilassi e, con il tempo, si riduca nel suo volume, facendo apparire il collo più lungo e più snello. In questo modo il collo assume un aspetto più simile a quello della classica bambola».
Barbie Botox: riflessioni
Le cose importanti da sottolineare sono due. La prima riguarda le competenze dallo specialista che esegue il cosiddetto Barbie Botox. È un intervento medico ea prescindere dal nome accattivante che porta deve essere eseguito esclusivamente da un medico esperto, con approfondite conoscenze di anatomia.
L’esperto deve fare attenzione ad applicarlo nel punto giusto del muscolo. «Altrimenti non genera alcun risultato o potrebbe generare gravi effetti collaterali. È una procedura medica vera e propria, e una volta che la neurotossina entra nella muscolatura non c’è niente che sia possibile fare per invertire la situazione», avverte Maurizio Benci.
La seconda cosa su cui ragionare è relativa al post trattamento e alla durata. «Dopo circa una settimana dalle iniezioni si possono percepire i primi risultati, mentre lo snellimento del collo richiede un po’ più di tempo», spiega il dermatologo. «Quindi, il risultato può durare al massimo tre mesi. Per questo, l’invito è riflettere prima di valutare questo protocollo come… indispensabile», conclude il dermatologo.
Modificare completamente le dimensioni del collo comporta notevoli rischi, dunque.
Molto meglio le alternative, ovvero migliorarne l’aspetto.
Accanto alle cure cosmetiche mirate a preservare la compattezza della pelle che lo riveste, molto fa anche postura. La posizione con le spalle piegate in avanti non è d’aiuto, mentre è sorprendente scoprire quanto sforzarsi di tenere una posizione eretta, con la schiena ben dritta, lo faccia apparire più armonioso.
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Dott.ssa Giulia Boscaini
Carpi | Modena Emilia Romagna
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