Parliamo della radiofrequenza: indolore, poco o per nulla invasiva, visibilmente efficace, in che cosa consiste esattamente?
A seguire, un pratico vademecum sul meccanismo d’azione, le aree che tratta con successo, le controindicazioni, i tempi e i costi. E una panoramica sui trattamenti più recenti che ne sfruttano la tecnologia.

 

Come agisce

Si basa sulla capacità delle onde radio di generare calore. Un surriscaldamento attentamente controllato: mai doloroso, a contatto con la pelle di viso e corpo determina uno shock termico benefico, che stimola i fibroblasti a produrre nuovo collagene. Ma non solo: veicolato a maggiore profondità, l’effetto termico determina vasodilatazione, favorendo la circolazione sanguigna, riducendo la ritenzione idrica, incrementando l’apporto di ossigeno ai tessuti.

 

I risultati: Pelle tonica, incarnato radioso

L’azione principale della radiofrequenza è il rimodellamento dei tessuti e lo scioglimento di adipe nelle aree trattate. Spesso equiparata al lifting chirurgico, la radiofrequenza non consente di ottenere risultati equivalenti. È adatta a chi presenta una leggera lassità dei tessuti – di viso e collo in modo particolare – ma non mette al riparo dall’invecchiamento cutaneo tout court, come invece la chirurgia estetica. A livello del volto, la radiofrequenza agisce incrementandone il turgore, attenuando la visibilità delle rughe, ridefinendo l’ovale, rassodando la grana cutanea, migliorando il tono di mento, collo e décolleté. Per quanto riguarda il corpo, si tratta del trattamento adatto a trattare ristagno di liquidi, cellulite (il calore disgrega le fibrosi che “ammaccano” la superficie cutanea), lassità cutanea.

La seduta-tipo

Il trattamento richiede, in media, 30 minuti. Prima di cominciare, tuttavia, può essere necessario cospargere l’area da trattare con una crema anestetica da lasciare in posa 60 minuti. Nel corso del trattamento, la radiofrequenza monopolare prevede la presenza di una piastra metallica posizionata a contatto del paziente, direttamente sulla pelle (in genere sotto la schiena). La lastra ha il compito di “ricevere” le onde radio emesse dal manipolo, favorendo il surriscaldamento della zona trattata e incrementando, così, l’efficacia del trattamento stesso. La piastra non è necessaria nel corso della radiofrequenza multipolare: in questo caso, l’energia termica passa in maniera continua (e impercettibile) da un polo all’altro. Circoscritta con una penna la parte su cui intervenire, ha inizio la radiofrequenza: il manipolo viene fatto scivolare sull’area interessata con l’ausilio di una crema apposita. Al termine la paziente può riprendere le normali attività. La sola conseguenza del trattamento è un lieve rossore destinato ad attenuarsi nell’arco di un paio di ore, facile da mimetizzare con un velo di fondotinta. Nei giorni successivi alla radiofrequenza frazionata, inoltre, possono compartire minuscole crosticine in corrispondenza dei fori praticati dai microaghi, destinate a cadere dopo un paio di giorni». A differenza di altri trattamenti medico-estetici, la radiofrequenza può essere effettuata su qualunque tipo di pelle e in ogni periodo dell’anno, anche in estate, perché non foto-sensibilizza la cute.

 

Risultati rapidi e duraturi

Possono volerci più sedute, a seconda dell’area da trattare e della rapidità con cui la pelle risponde al trattamento, ma i risultati sono visibile anche dopo anni, a patto di mantenere una corretta igiene di vita: una seduta di richiamo ogni 8-12 mesi, un’alimentazione attenta, soprattutto il mantenimento del peso corporeo, senza oscillazioni.

 

La Dott.ssa Boscaini sceglie Endymed

Endymed è un nuovo sistema di radiofrequenza che rivoluziona completamente il modo di emissione dell’energia negli strati più profondi della pelle permettendo ottimi risultati e minimi disagi.
Si possono trattare diverse zone del corpo ed inestetismi, ideale per lassità e tonificazione di viso, collo, braccia, addome, cosce.

 

Dott.ssa Giulia Boscaini
Carpi | Modena  Emilia Romagna
Tel 392 237 0596
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