Sono in aumento le richieste di trattamenti estetici da parte di under 18. In questi casi occorre saper valutare la consapevolezza del paziente e se esiste un disagio tale da giustificare il trattamento, coinvolgendo sempre anche entrambi i genitori.

Gioca a volte l’imitazione dei genitori e, quasi sempre, l’insicurezza aumentata da una pressione sociale che propone continuamente modelli di bellezza standardizzati e spesso irraggiungibili. Il 78% delle ragazze e il 54% dei ragazzi si sono dichiarati insoddisfatti del proprio aspetto fisico e tre su quattro hanno un canone estetico riferito a un personaggio del mondo dello spettacolo a cui vorrebbero assomigliare.

Più che un’opportunità di lavoro, per i professionisti della medicina estetica si tratta di una questione da affrontare con estrema sensibilità e con l’adozione di un approccio multidisciplinare, così da verificare, anche con la collaborazione di esperti di salute mentale, l’opportunità complessiva di un intervento, mantenendo come obiettivo costante la salute psicofisica dei giovani pazienti.

I minori ci chiedono principalmente trattamenti di medicina estetica, in particolare riempimenti di volumi di parti che sono carenti: tipicamente, per le ragazze, si tratta delle labbra e, per entrambi i sessi, del rinofiller, ossia la modifica della forma del naso grazie all’aggiunta di riempitivi posizionati in modo strategico in alcuni punti. È una modalità di trattamento che migliora l’estetica con un’invasività minima rispetto alla chirurgia e può trovare indicazione, in determinate circostanze, anche in un minore, dato che si tratta di interventi totalmente reversibili.

La chirurgia vera e propria invece è effettuata molto più raramente. L’unico intervento accettato in modo unanime, da sempre, è l’otoplastica, ossia la correzione delle orecchie a ventola; questo intervento segue regole proprie e può essere effettuato anche a età molto inferiori.

A parte questa eccezione, gli ordini dei medici consigliano di posticiparli al raggiungimento della maggiore età, non solo per una questione medico-legale, ma per la semplice ragione clinica che è necessario aspettare una completa formazione e sviluppo del corpo e dell’area anatomica su cui si vuole intervenire. Questo vale in particolare per i due interventi che, oltre alla liposuzione, sono i più richiesti dai giovani: la rinoplastica e l’aumento del seno.

L’importanza e l’utilità della reversibilità

Per quanto riguarda la chirurgia nella grande maggioranza dei casi si arriva infatti a rifiutare le richieste e chiedere un rinvio di qualche anno, dato che, come si diceva, esistono precise ragioni cliniche che impongono di apportare i cambiamenti a “bocce ferme”, vale a dire quando il completo sviluppo sia avvenuto, e per questa ragione si identificano i 18-19 anni come età minima in cui si possono produrre anche modifiche permanenti, non reversibili.

Il concetto della reversibilità è molto importante, in particolare in questo gruppo di pazienti e, a fronte di richieste di chirurgia, lo specialista, se ritiene la situazione idonea, può accennare alle possibilità offerte invece dalla medicina estetica, aprendo una discussione con i giovani pazienti e i loro genitori.

Se infatti ci si trova di fronte a un difetto che sta affliggendo molto l’adolescente, compromettendone una serena vita sociale, la medicina estetica potrebbe offrire un aiuto, nella consapevolezza di poter tornare al “punto di partenza” qualora il risultato non sia quello desiderato o il ragazzo non fosse in grado di accettare il cambiamento, seppur fortemente voluto.

Il colloquio avviene con il paziente e i genitori e ha l’obiettivo di chiarire le motivazioni che hanno portato alla decisione di chiedere quel trattamento. Si cerca di valutare se esiste davvero un disagio tale da giustificare l’intervento del medico di medicina estetica, in caso contrario si consiglia di aspettare qualche anno. Si mostrano poi quali risultati si possono ottenere, anche per evitare aspettative non realistiche.
Entrambi i genitori devono essere presenti e dare il loro consenso. 

Dott.ssa Giulia Boscaini
Carpi | Modena  Emilia Romagna
Tel 392 237 0596
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