La zona intorno agli occhi è al centro delle preoccupazioni di donne e uomini. Con le iniezioni di acido ialuronico, il botox, la carbossiterapia, la blefaroplastica, il laser e la radiofrequenza si interviene in modo mirato, per risultati naturali e immediati, con la giusta combinazione di prodotti, profondità e tecniche utilizzate.

Non ci sono interventi standardizzati: ogni trattamento viene calibrato dal medico in base all’anatomia del volto, alle caratteristiche e alle aspettative dei pazienti, che possono dare luogo a una varietà di situazioni.

Occhiaie: Il problema può inizialmente interessare il solco lacrimale, presentandosi come una deformità nell’area periorbitaria, in prossimità del naso, che non è infrequente riscontrare già in giovane età. Con il normale processo di invecchiamento, tipicamente fra i 30 e i 40 anni, il problema si presenta con le classiche occhiaie, con una forma di depressione nella zona palpebro-malare. I gradi più avanzati arrivano a comprendere anche un deficit di volume nell’area cosiddetta mid-cheek, ovvero il terzo medio del volto. Il filler ideale deve avere bassa igroscopia, una buona capacità di diffusione e deve esercitare una pressione minima sui tessuti. 

Palpebra superiore: Il processo di invecchiamento a carico della palpebra superiore prevede non solo un eccesso cutaneo ma, spesso, anche una perdita di volume con conseguente infossamento ed effetto “occhio vuoto”. In questi casi, l’intervento di blefaroplastica potrebbe essere controindicato, perché provocherebbe un ulteriore svuotamento della palpebra. Ecco, quindi, che il riempimento con un filler a base di acido ialuronico appositamente formulato può rappresentare una validissima alternativa all’intervento chirurgico.

Zampe di gallina: Le sostanze iniettate hanno anche la capacità di stimolare la produzione di collagene ed elastina e di invertire i processi ossidativi. In sostanza, oltre a sollevare il sopracciglio, distendere le rughe perioculari o riempire il solco scuro dell’occhiaia.

Il nuovo approccio per ringiovanire lo sguardo: combinazioni dedicate ad ogni area e per ogni età.

Blefaroplastica: Con l’età il contorno occhi si svuota, ma a volte dipende anche da un elemento strutturale del viso, che può essere scavato in alcune parti e più ‘morbido’ in altre, come nel solco lacrimale, dove si formano le borse. La chirurgia estetica oggi è molto avanzata e prevede interventi tailor-made a seconda della necessità del viso. Nel caso di cedimenti palpebrali severi è necessario ricorrere alla blefaroplastica, ma  la medicina estetica oggi ha soluzioni soft, che consentono un’immediata ripresa delle normali attività quotidiane, senza tempi di recupero, soprattutto per le occhiaie e le borse moderate.

Filler: forse il trattamento più conosciuto in medicina estetica. Si tratta di micro-iniezioni sottocutanee in grado di idratare la pelle, favorire un effetto riempitivo e levigare le rughe. Pertanto, è l’ideale per ringiovanire la zona perioculare. La sua tollerabilità  è molto elevata, poiché parliamo di una sostanza già presente all’interno dell’organismo. Le iniezioni di filler hanno come effetto anche la ridensificazione e rigenerazione di derma ed epidermide della pelle contribuendo anche in questo senso a riacquistare un aspetto fresco e riposato dello sguardo.

Tossina botulinica: Per le rughe glabellari è indicato l’utilizzo del botox. Come alternativa, i filler con acido ialuronico debolmente cross-lincato con peptidi biomimetici miorilassanti. A differenza di quanto si crede, la tossina botulinica condiziona la capacità muscolare di contrarsi, non l’espressività generica.

Microbotox: In caso di pelle molto sottile possiamo aiuta non solo a correggere la micro-rugosità, ma anche a migliorare la compattezza e la luminosità della cute della fronte, delle tempie e della palpebra inferiore. Per migliorare la circolazione linfatica e venosa personalmente attraverso farmaci iniettivi a basso dosaggio.

Laser e Radiofrequenza: su soggetti in cui i cedimenti si mostrano prima dei 30 anni in genere non si interviene né tramite la tossina botulinica, né attraverso il filler. I trattamenti più indicati sono il laser e la radiofrequenza,tra le soluzioni più innovative ed efficaci per contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo. Si tratta di uno strumento non ablativo il cui scopo è quello di aumentare la produzione di collagene ed elastina per tonificare e ricompattare l’epidermide. Il processo che sta alla base di questo trattamento anti-age è la neocollagenesi, e sfrutta il calore del laser per donare maggior struttura ed elasticità ai tessuti cutanei.

Carbossiterapia: è una pratica di medicina estetica che vede l’impiego dell’anidride carbonica (CO2) in micro-infiltrazioni cutanee. Per quanto conosciuta primariamente per contrastare la cellulite e gli accumuli adiposi, le sedute di carbossiterapia sono in grado di migliorare la qualità dei tessuti cutanei restituendo alla pelle un aspetto più tonico, compatto e levigato.

Le persone che si rivolgono al medico estetico per migliorare gli inestetismi dell’area perioculare sono sempre di più: ripristinare i volumi persi con l’età, ridurre l’aspetto di solchi e rughe e donando al viso un look più fresco e naturale. Gli uomini inoltre apprezzano particolarmente il fatto che questo trattamento si svolge rapidamente, non lascia segni visibili e permette di riprendere subito tutte le normali attività quotidiane.

 

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Dott.ssa Giulia Boscaini
Carpi | Modena  Emilia Romagna
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